Qualche settimana fa ci siamo ritrovati in un ristretto numero di soci in casa di Carmela e Fabio che gentilmente hanno messo a disposizione la loro cucina, cinque litri di olio extravergine ormai vecchio (del 2009) e la ricetta per l'autoproduzione del sapone che loro utilizzano da anni.
Mi riproponevo di raccontare l'esperienza e condividere la ricetta in un post ma solo ora trovo il tempo giusto per farlo.
si studia la ricetta |
- 1500 grammi di olio di oliva
- 15 grammi di cera d'api
- 200 grammi di soda caustica
- 570 millilitri acqua
- olio essenziale a scelta, spezie, erbe aromatiche, profumi...
- bilancia
- fornello
- pentola
- recipienti di vetro
- termometro a immersione
- frullatore a immersione
- guanti e mascherina
Utilizzando guanti e mascherina e con finestra aperta abbiamo pesato con massima attenzione la soda caustica. In un altro recipiente l'acqua e abbiamo versato poco a poco la soda nell'acqua, mescolando in modo che si sciogliesse bene. Abbiamo fatto grande attenzione perché la temperatura dell'acqua sale rapidamente a 70/80 gradi, quindi abbiamo lasciato la soluzione a raffreddare all'aperto.
Quando entrambe le miscele (caustica e dei grassi) hanno raggiunto i 45° abbiamo versato con attenzione la soluzione caustica nei grassi, mescolando con un frullatore ad immersione.
A un certo punto abbiamo ottenuto il NASTRO: la mistura ha cambiato colore e consistenza diventando sempre più cremoso, tipo crema pasticcera.
Abbiamo lasciato il tutto al caldo per 48 ore, quindi abbiamo tolto il sapone dagli stampi e tagliato i pezzi più grossi lasciandolo all'aria in un posto areato e asciutto a maturare e proseguire il processo di saponificazione.
Le saponette così ottenute le abbiamo quindi utilizzate in un laboratorio natalizio ricavandone graziose confezioni regalo.
Attenzione: il sapone necessita di almeno 5 settimane di stagionatura prima di poter essere utilizzato.
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